Egregio Signor Sindaco,
Gentili signore Municipali,
Egregi signori Municipali,
Il Comune di Stabio, in quanto Comune di frontiera, riveste un ruolo molto delicato nel panorama ticinese. La posizione geografica espone il Comune di Stabio a sfide peculiari e straordinarie che riguardano più fronti: dalla sicurezza, alla gestione dei flussi migratori, dalla coordinazione delle zone industriali e commerciali, al controllo giornaliero del traffico transfrontaliero.
In tale contesto, la presenza capillare e costante di una polizia di prossimità, ben radicata sul territorio e in stretta relazione con la cittadinanza, rappresenta un valore fondamentale e insostituibile. La conoscenza del territorio, delle sue dinamiche sociali e delle sue specificità consente al Corpo di Polizia di Stabio di intervenire in modo tempestivo, efficace e mirato, garantendo un senso di sicurezza reale e percepita dalla popolazione.
Alla luce di quanto esposto e descritto, desta forte preoccupazione e incredulità la prospettiva delineata nella consultazione in corso promossa dal Dipartimento delle istituzioni. La consultazione a cui facciamo riferimento prevede un numero minimo di agenti per poter formare una Polizia comunale: 13 agenti più un comandante. Una tale configurazione comporterebbe la fine del Corpo di Polizia del nostro Comune. Una tale scelta comprometterebbe l’efficacia del servizio di polizia locale, proprio in un Comune dove la presenza e l’intervento tempestivo delle forze dell’ordine assumono una rilevanza prioritaria. La sicurezza pubblica del Cantone non richiede riforme incessanti né gruppi di lavoro continui, ma piuttosto un clima di stabilità necessario agli agenti della polizia comunale e cantonale di operare con la massima utilità e incisività. L’instabilità, le modifiche frequenti e l’incertezza all’interno del Dipartimento delle Istituzioni rischiano di compromettere la capacità delle autorità cantonali e comunali di rispondere in modo efficace alle esigenze della popolazione.
Il Municipio di Stabio si è da sempre adoperato attivamente al fine di mantenere e far comprendere l’importanza di possedere un proprio Corpo di Polizia. Siamo fortemente convinti che il Dipartimento delle istituzioni non possa tralasciare le peculiarità territoriali esistenti nel nostro Cantone e che anzi, queste devono assumere un ruolo centrale nel momento in cui si avanzano consultazioni o riforme cantonali di sensibile importanza.
Alla luce di quanto sopra esposto e avvalendoci delle facoltà concesse dalla LOC (Art. 66) chiediamo al On. Municipio quanto segue:
- Come valuta il Dicastero e di riflesso il Municipio la proposta della consultazione in corso?
- Il Dipartimento delle istituzioni ha trasmesso una consultazione di tale portata in un periodo surriscaldato, e purtroppo non solo dalle temperature estive. Cosa pensa il Municipio? Il Dicastero era stato informato precedentemente?
- Il Municipio intende opporsi formalmente a questa proposta? Se sì, con quali modalità e in quale tempistica?
- È intenzione del Municipio difendere con determinazione il mantenimento di un Corpo di Polizia comunale per garantire un servizio di prossimità efficace e presente sul territorio?
- Il Municipio ha avviato contatti con altri Comuni confrontati con sfide simili per elaborare una posizione condivisa nei confronti del Cantone?
- Il Municipio ha trasmesso la propria presa di posizione all’Associazione dei Comuni ticinesi e all’Associazione delle polizie comunali ticinesi?
Il Gruppo PLR in Consiglio comunale di Stabio.
Il capo gruppo, Chiara Castelletti
E tutti i consiglieri comunali: Anthonippillai Nishan, Brusa Victor, Camuso Rainelli Antonietta, Camponovo Katia, Da Pra Cavinato Sandra, Moretto Fulvio, Quadranti Valerio, Rapelli Sperzagni Romina, Rusconi Emanuele.