Il mercato del lavoro ticinese? Bene. Ma non benissimo

I dati pubblicati oggi dalla SECO fotografano il 2019 sotto il profilo dell’occupazione e confermano che il mercato del lavoro svizzero continua a godere di buona salute in particolare nel confronto internazionale. Il Ticino resta tuttavia tra i Cantoni con il tasso di disoccupazione leggermente più elevato del Paese (3,2% contro il 3,5% del 2018) questo conferma che in Svizzera convivono realtà diverse e che il Ticino merita una riflessione specifica considerando la sua posizione geografica e di confine.

I dati pubblicati oggi dalla SECO fotografano il 2019 sotto il profilo dell’occupazione e confermano che il mercato del lavoro svizzero continua a godere di buona salute in particolare nel confronto internazionale. Il Ticino resta tuttavia tra i Cantoni con il tasso di disoccupazione leggermente più elevato del Paese (3,2% contro il 3,5% del 2018) questo conferma che in Svizzera convivono realtà diverse e che il Ticino merita una riflessione specifica considerando la sua posizione geografica e di confine. Per il PLRT, il diversificato tessuto economico cantonale – perlopiù formato da piccole e medie imprese con meno di 10 collaboratori – resta sano. Continueremo a batterci per mantenerlo competitivo, forte e innovativo.

Secondo i dati pubblicati dalla SECO, il tasso di disoccupazione è stato mediamente del 3,2% in Ticino (3,5% un anno prima). I numeri ci mostrano un tessuto imprenditoriale forte, in grado di creare posti di lavoro e opportunità. Bene quindi; è fondamentale continuare a puntare su un’economia forte, competitiva e innovativa, capace di pagare stipendi adeguati ed attrattivi per chi vive e lavora in Ticino. È tuttavia necessario tenere saldamente in mano le redini dei controlli verso chi approfitta del nostro mercato del lavoro. In particolare dobbiamo confermare i controlli attuali e lottare contro il dumping salariale. Nello specifico è ben evidente che, ad esempio in alcuni settori del terziario, la forte crescita della manodopera frontaliera presenta degli aspetti critici che devono essere valutati con particolare attenzione.

Chiediamo quindi al Canton Ticino di disporre ulteriori misure di promozione del potenziale di manodopera residente, che vadano ad aggiungersi ad esempio al primo pacchetto di misure promosse dal DFE per il sostegno al collocamento delle persone in cerca d’impiego o alla campagna “più opportunità per tutti”. Misure concrete per il reinserimento delle persone in cerca d’impiego difficilmente collocabili, in particolare dei disoccupati più anziani o il lancio di un progetto pilota per il reinserimento delle persone ultracinquantenni che hanno esaurito il diritto all’indennità di disoccupazione.

Considerando che dal mese di novembre 2019 i Cantoni possono presentare alla SECO progetti che rispondono a tale obiettivo, chiediamo al Consiglio di Stato di elaborare una proposta concreta e attivarsi quanto prima possibile verso la Confederazione. L’obiettivo è migliorare ulteriormente il sostegno alle persone in cerca d’impiego per il reinserimento nel mercato del lavoro.

Domani a Schindellegi (SZ), il PLR svizzero prenderà posizione sull’iniziativa “per un’immigrazione moderata”. Da parte sua, il PLRT si farà portavoce a livello nazionale delle preoccupazioni del Canton Ticino per quanto riguarda alcuni effetti negativi dell’applicazione degli accordi bilaterali sul nostro mercato del lavoro quale zona di frontiera.

  • Tasso di disoccupazione medio
    • Svizzera: 2,3%, (2018: 2.5%)
    • Ticino: 3,2% (2018: 3,5%)
    • Italia: 10,6%
       
  • Tasso di disoccupazione giovanile (da 15 a 24 anni)
    • Svizzera: 2,2%, (2018: 2.5%)
    • Ticino: 4,4% (2018: 4,5%)
    • Italia: 32,2%
       
  • Tasso di disoccupazione frai i lavoratori più anziani (da 50 a 64 anni)
    • Svizzera: 2,2%, (2018: 2.4%)
    • Ticino: 3,5% (2018 3,5%)
    • Italia: 5,7%